sabato 3 aprile 2010



Che forse mi sia ritornata l'ispirazione?

Che forse il grigio Londra contribuisca positivamente alla mia terapia cromatica? Che forse non ho un accidenti di meglio da fare che mettere giù 3 righe?
La risposta è una sola....

ECCHENESO?!?!

Fatto stà che per una seria di banali e stupide confluenze astrali, climatiche, ormonali, o forse solo a causa di una pausa tra uno shift e l'altro o, come torno a ripetere, perchè non ho un proprio un accidenti di meglio da fare che scrivere qualche riga.
Perchè la malsana idea di fare la "brutta", che già ai tempi delle scuole mi guardavo bene dal fare, su il programma
NOTEPAD... questo resta un mistero... Orbene, visto che ci siamo, perchè non fare un breve resoconto degli avvenimenti in corso?
Purchè mi renda perfettamente conto che probabilmente nessuno possa essere interessato alle CRONACHE DI BARBARA sinceramente non posso astenermi dal narrarVi gli ultimi accadimenti.
Alla fine sono sempre io ed un Notebook sulle cosce, la cornice però è decisamente cambiata:

da un comodo salotto con tanto di tappeto, un LACK, scatolone fabbricone alla mano in quel di Viareggio...

Sono su un letto, coperto da un morbido nonchè estremamente infiammabile copriletto in pile rosa, davanti a me una finestra che si apre su un suggestivo panorama che ha per soggetto il Royal London Hospital.
Insomma, non sono più esattamente a Viareggio...ma evidentemente sono proprio a Londra.

Guardo già febbrilmente l'orologio, manca gia un quarto alle 6....ciò significa solo una cosa, che tra meno di
un'ora devo essere ready to go perchè il mio 2° shift mi attende. Quindi cercherò di essere rapida.
Mai detta menzogna più grande.
La rapidità non è una delle mie virtù.
Perchè...ne ho una?
Tralasciando questi stream of consciousness... la schizofrenia si fa sempre più latente, torno alle mie vicende.

Insomma per farla breve:
quando uno se la mena da una anno che "DEVE ANDARE A LONDRA" cosa succede?
Che può andare o
non andare.
Bene, io o deciso di andare, e togliermi questo enorme dente del giudizio.

Così eccomi qui, lavoro nuovo, amici nuovi freschi freschi, appena colti, posti nuovi, cibi nuovi, birre buone,
forse pure troppo, sigarette care, anche quelle pure troppo... Senza "forse".
Pioggia, vento, ma quando il sole ha la meglio sulle nuvole, è un piacere mai assaporato.
Mi sento un po' come una pianta che avvertendo i primi caldi osa metter fuori qualche gemma, che però regolarmente dopo gela.
Poco male.

Perchè è anche vero che vale la pena tentare...

Tra un raffreddore è un principio di tonsillite - l'autodiagnosi è di casa - tra una birra e una Jack&Coke,
brindo a Voi che avete scelto di non scegliere.

A Voi, che come me, spesso avete dovuto rinunciare ad un piccolo sogno, che avete dovuto mettere da parte
la propria vita e i propri desideri.

Ed alzo il calice ancora:
al coraggio, alla sorte e alla Vita.

martedì 23 giugno 2009



Non bisogna smettere di credere, soprattutto non bisogna mai smettere di credere nelle persone.
Io da "buona" misantropa su questo capitolo avevo messo una enorme FINE... Una fine paragonabile a quando compare il "The end" alla termine di Titanic, quando tutti tirano un profondo ed interminabile respiro di sollievo alla consapevolezza di essere sopravvissuti ad una menata di quella portata.

O come quando una bambina di 12 anni viene trascinata inconsapevolmente dalla madre alla visione di Hamlet in versione integrale, alle 20.30, sedotta dalla sola e squallida promessa della madre di mangiare la pizza da Rizzieri (n.d.r).

Non manco di aggiungere che la suddetta vittima era anche in balia di un Tamagochi tarocco, e che la bimba aveva impostato con l'orario p.m a.m invertito...in poche il Tamagochi si svegliava alle 8 di sera e necessitava delle sue attenzioni in piena notte.

Aveva anche lo schermo senza retrolluminazione, così che la fanciulla dovesse approfittare delle scene all'aperto di giorno per accudire al cucciolo ( in questo caso un Dinosauro chiamato Dinkie Dino ).
A mezzanotte inoltrata, al termine dello spettacolo, non era più la stessa. Insomma, eccomi qui, misantrona ed ignorante come una ciabatta...pure.
Ma lascio perdere le mie solite digressioni, arrivo al dunque.


!!!Ho visto la luce!!!
!!!Ho ritrovato la fede!!!


Posso dire che in caso di attacco nucleare piangerei sapendo che soffrirebbero persone degne di questo nome.
Non è stato molto, è stato un piccolo gesto a far credere, a quella dodicenne babysitter di un dinosauro, che al mondo ci sono ancora persone gentili e sicuramente più interessanti di un cucciolo virtuale.

Detto ciò, mi appresto a narrarvi la vicenda.
Venerdì, ore 8.30.
Barbara "trafuga" il motorino della Ale e si scapicolla a lavoro, decide di fare l'estratto conto della banca, lo fa, inforca il motorino e si accorge che, nel raggio di 150 metri ha perso il portafogli.
A prescindere dal valore nominale del portafoglio, per me è stata l'ennesima batosta.
In un delle mie bozze scrissi :

"Quindi mia madre avrebbe lasciato il mio diploma in balia delle fiamme. Almeno mi resta ancora la carta d'indentià e la tessera sanitaria"

Mi sono resa conto che su questa terra nessuno avrebbe potuto sapere chi ero, senza i miei documenti, perchè non ci sono più i miei genitori.
Considerazione apparentemente macabra, patetica, folle, psicotica, se però affrontiamo la cosa per paradossi, in effetti, la mia considerazione, non è da dare così poi per scontato.

Da lì l'ennesimo inizio di una mezza giornata di crisi, scandita la lunghi momenti di prassi burocratica.

Incompatibilità con gli orari di uffici, l'indisponibilità di coloro che vi lavorano.

Il caldo mix dell'estate!
Provalo anche tu.

Insomma, arrivata al punto di dire BASTA, dico BASTA (ahaha...non fa ridere).
Entro nello stato di trans post adrenalico e trascorro il weekend. In pratica a vista mi si sarebbe potuta definire "in botta".
Sabato sera torno a casa, decido di accendere il computer per dare un checkuppata ai miei animaletti e ristoranti vari ( nota psicosi detta del "Tamagochi" : forte dipendenza dal "vivi la vita degli altri" meglio conosciuta come "Sindrome di Sims" ) e noto delle richieste di amicizia.

Sbottando con il mio amico, già ben certa del tipo di amicizie che avrebbero potuto proporsi, corro già per eliminare.
Quando un messaggio mi fa cadere giù dalla sedia ed entrare in un altra crisi adrenalinica .

Sabato ore 21.00 ca.

Hanno ritrovato il mio portafogli!!!!!
Incredibile! Ed io che temevo che non mi avrebbero trovato sull'elenco... Mai duditare della tecnologia e della mente umana. Sopratutto della seconda, se usata nel modo giusto.
Insomma, mi metto in contatto con un uomo decisamente cordiale, gentile e disponibile che si sarebbe offerto di riconsegnarmelo la sera stessa, nonostante fosse a cena.
E qui cosa dire? Nel mio cuore era la standing ovation.

Mi sono rifiutata di disturbare oltre e ci siamo aggiornata a lunedì.

Non sapevo cosa fare, meritavano qualcosa questi angeli! Così, alla bene e meglio, lunedì mattina brandisco una bottiglia di spumante, me la carico in sacoccia, e la porto alla corte dei miei gentili salvatori.

Emozionata come il primo giorno di scuola, come per le soprese sotto l'albero o per le uova di Pasqu.... No calma, retifico, le uova di Pasqua sono sempre un pacco bestiale. ASSASSINI DI SOGNI!!!!
Ad accogliermi due facce sorridenti, mi sono sentita a mio agio.
Mi presento, non chiedo niente, nonostante la situazione fosse delle più tranquille io non riesco a fare altro che ripetere un po' convulsamente GRAZIE e pesco nella testa parole a caso sperando di non dire troppe fesserie.
Esco pimpante, la felicità mi catapulta del mio stato di infantilità senile.
In questo stato allucinogeno sbrigo qualche faccenda non senza deliziare i miei interlocutori di frizzanti battute degne di un grande cabarettista.

Poi le solite cose, la solita routine, qualche sbalzo ormonale per via del ciclo in arrivo, qualche bruttura delle persone in cui ancora non ho imparato a credere.


Però adesso posso dire anch'io di essere una persona molto fortunata.

Forse per una sciocchezza...ma Grazie.


ATTENZIONE ATTENZIONE ANNUCIAZIONE : MIO FIGLIO SI CHIAMERA' ETTORE...
Il giorno in cui la Barbara si innamorò di Facebook

venerdì 29 maggio 2009

"E' indispensabile per sopravvivere...."



Nell'esistenza di un essere umano ci sono delle cose indispensabili per sopravvivere....
Qualche annetto fa nel "paniere" ci poteva essere il pane.....al giorno d'oggi l'Ipod...
Nel mio panierino da Cappuccetto Rosso non c'è nè il pane, piuttosto la focaccia...e nemmeno l'Ipod...
Sono rimasta l'unica, forse, a lottare contro la generazione Ipod. Io sto con i Simpson....e veggo già l'umanità sodomizzata da quei "lettori mp3/4", perchè in fondo è solo quello il loro nome.

Come mia madre lottava contro la dominazione americana passante attraverso la Coca Cola.
Io dico NO alla dominanza Ipoddista.

Insomma, a ognuno il suo.

Le cose per me indispensabili per sopravviere non sono il sesso - in quanto donna, ritengo che il sesso sia ancora una cosa contro cui possa lottare, in fondo....resta sempre l'inseminazione artificiale-, non sono l'Ipod - giusto per sottolineare ulteriormente il mio partito-, e nemmeno la palestra e/o le sedute del lettino abbronzante, piuttosto le cose indispensabili per me possono essere un phon lisciante.
Consiglio a tutti/e coloro che hanno i capelli naturalmente lisci, ma tendenti al gonfiore causa umidità, il phon Rowenta di cui, ovviamente, non ricordo il nome, ma di cui ricordo fin troppo chiaramente la sagoma paperesca ed il binomio bianco perlato e l'immancabile viola, che fa sempre molto fashion.
A questo punto non mancherò di citare il film che per me ha cambiato la storia ovvero SPACEBALLS - Balle Spaziali-, quando la principessa Vespa (figlia di Re Rolando, sovrano dei Druidi :-D) dice:
"Questo è il superasciugacapelli...E MI E' INDISPENSABILE PER SOPRAVVIVERE!!!!!"... mi ci diceva troppo :-P

Prepariamoci preventivamente alla comparsa dell'elettrodomestico viola. Fa più tendenza ed in modo virulento avrà effetto sulla nostra vita, come l'ebola, nel radicale rinnovamento di tutto l'arredamento - con tanto di rima-.

Una cosa indispensabile per me è il Silképil, che, come incarnisce i peli lui, non li incarnisce nessuno- poco tempo fa ho capito anche il perchè.....Allelluya Alleluya!-, anch'esso immancabilmente viola.

Indispensabile per me puo essere una buona bottiglia di birra/vino, che, almeno lei, anche nei momenti peggiori, è un fantastico toccasana per lo spirito. Indispensabile per me è senz'altro una buona compagnia davanti ad un film, possibilmente che sopporti i miei continui commenti, quindi debbo escludere i cinefili, che mi soffocherebbero nel giro del primo tempo.
Indispensabile per me è una sana partita a carte, con le annesse volgarità, altrimenti non sarebbe una vera partita a carte.

Indispensabile per me è una bella mangiata guarnita dalle risa di tutti i commensali.
Indispensabile per me è lo smalto rosso.... Precedendo la moda di un anno, come sempre - cosa su cui sono convenute anche le mie amiche, altrimenti, non avrei mai osato dirlo-.
Indispensabile per me è andare dal parrucchiere, pretendendo di ambire a farmi crescere i capelli, e tornare a casa con un taglio sempre più proibitivo allo scopo. Un giorno o l'altro tornerò rapata a zero.
Indispensabile per me a questo punto è avere un personal trainer a cui propinare scuse su scuse per interrompere le sedute di training, magari per farci una bella fetta di pane e Nutella abbinandola ad succo di frutta.

Indispensabile per me è pagare anticipatamente per prestazioni che nessuno mai farà, perchè, nel mentre, me lo sono dimenticato.
Indispensabile per me è criticare il prossimo, per poi rendermi conto, che l'unica in difetto continuo ad essere io.

Indispensabile per me è avere qualcosa che altri non hanno, indipendentemente da suo valore.
Indispensabile per me è ripetere ossessivamente "questa non è vita", per poi rendermi conto che tanto continua a non cambiare finchè non sarò io a fare qualcosa per cambiarla.

Indispensabile è pensare che non ci sia niente di indispensabile se si è fieri di ciò che si è.


Nothing less, nothing more then myself.

mercoledì 27 maggio 2009

Pensieri....SCOTTI nella testa...



Ci son più bestie che nella foresta!


L'idea di pensiero "scotto" è stata la mia miglior elaborazione in più di un mese. Ammazzare il tempo aspettando di lavorare, aspettando di avere di meglio da fare o semplicemente "altro" da fare.
Essere pagati per sbrigare i cazzi degli altri, perchè, dei cazzi miei, ne avrei davvero abbastanza. Inutile è fuggire, tanto quelli fanno come negli inseguimenti polizieschi : corri corri pure quanto vuoi, tanto alla fine ti troveranno sempre.

Paure e timori : blocchi mentali, blocchi stradali.

Una volta nella vita qualcuno ha fatto mente locale che defecare in un luogo pubblico è MALE.
Quindi meglio farla in casa propria. Vero è che i "panni sporchi si lavano in casa", anche la carta igienica.
L'ACTIVIA non aiuterà i poveri di spirito.


Primavera al galoppo, all'acre sapore di estate.
Così almeno si evince dal mercurio ascendente nel termometro.

Tanto caldo che non aiuta i miei pensieri, mi offusca sempre di più...finchè nella testa non sento il sapore del sapone.

Potrei avere un gelato al "sapone"? C'è il gusto PUFFO non può esserci il gusto SAPONE!

Pessima gelateria, non vi farò mai più ritorno.
Preferisco il gelato confezionato.

Non è che magari tenete anche i sentimenti confezionati? Avete mica un po' d'àmore, ma anche un po' di eufòria...e magari una caramella alla colléra, solo biologica però, ne prenderò di sicuro un pacchetto.


Grazie.

T
enga il resto.

venerdì 10 aprile 2009

La ginestra



Il vento fa vibrare le corde dei nostri cuori creando un armonia con la natura tutta...
E' primavera.
Non solo in nostri cuori vibrano, purtroppo, anche la terra è tremata...
E come disse Leopardi ne "La ginestra"

"E la possanza qui con giusta misura anco estimar potrà dell'uman seme, cui la dura nutrice, ov'ei men teme, con lieve moto in un momento annulla in parte, e può con moti poco men lievi ancor subitamente
a
nnichilare in tutto."
Mia madre sovente ripeteva questa parte,
facendo sempre notare quanto sia inutile affannarsi,
bramare l'impossibile, bisogna imparare a godere di ciò che il mondo ci mette a disposizione.
Perchè non siamo eterni, ed il nostro primo nemico, nonchè amante, è la natura stessa.
Mi unisco nella tristezza di coloro che nella loro serena, talvolta monotona, routine, in quel dell'Abbruzzo, ambivano solo a fare una gita fuori porta per Pasqua, o magari invitare nelle loro case amici e parenti per trascorrere un giorno a fare una scampagnata.
Ormai questo è diventato impossibile.
Però non dobbiamo smettere di credere che con l'aiuto di tutti riusciranno a rialzarsi e a guarire le ferite che questo terremeto gli hanno tremendamente inflitto.
Ora però, mi stoppo con la retorica.
Sarebbero mille le cose da far notare...
Basti dire solamente che se facessero meno servizi con maree di giornalisti alla ricerca del pianto facile e si mettessero anche loro all'opera, che se il Papa si vendesse un amenicolo d'oro e ricostruisse un qualsiasi stabile per accogliere questa gente, che se solo in Italia non fossimo stati da sempre governati da degli sciacalli assetati di potere... ora forse non saremmo nemmeno qui a piangere i centinai di morti che questo terremoto ha causato.

Cari Governanti, non siamo eterni e manco Voi, bastano piccole e poche regole, rispettate e fatte rispettare, per assicurare a tutti un'onesta e dignitosa vita fatta tanti piccoli grandi momenti.
Amerei essere fiera di vivere in un Paese dove esseri viventi colpiti da una tragedia non abbiano dovuto vivere per anni in container al freddo o al caldo insistenibile.
Mi vergogno per Voi...siete solo dei miserabili.
W L'ITALIA!

venerdì 6 marzo 2009

Studio aperto... L'antitelegiornale????



Barbara,

dopo essersi data al giardinaggio, essersi confrontata con l'ennesimo individuo che non sa farsi i "casi" suoi ed aver dato anima e corpo alla causa di Super Mario,
incappa in Studio Aperto.
Non si pone il problema di definirlo, sarebbe compito troppo arduo per un misero essere umano, però casualmente sbatte la faccia su reportage di "politica":

il gustoso binomio torte-politici.
Elenca una serie di incidenti capitati a politici dal mondo che si sono imbattuti in qualche individuo che gli ha dimostrato la sua disapprovazione lanciando torte, liquidi colorati ed insulti.
Sottolineando come "simpaticamente" i nostri politici si dilettino invece a lanciarsi torte l'un l'altro in squallide trasmissioni del sabato sera.

Barbara s'infuria.

Pensa che sia motivo di gran vanto sapere che la nostra politica è paragonabile ad un circo di clown.

Qui i nostri politici - colpiti forse da autocritica alla luce del fatto che il cittadino medio italiano non osa dissentire sulla loro penosa situazione politica - preferiscono auto-punirsi in prima serata per dare l'esempio....

Speriamo...

Ma chi visse sperando....

lunedì 2 marzo 2009

Per fare tutto ci vuole..?!?!?



"Per fare un tavolo ci vuole un LACK,
per fare un LACK ci vuole IKEA,
per fare IKEA ci vuole uno svedese,
per fare uno svedese.."

Così cantano i bambini svedesi nei loro freddi, ma comodi inverni. Agli svedesi sì che non manca niente, hanno tutto, hanno IKEA. Anche noi italiani abbiamo IKEA, ma l'abbiamo d'importazione. Ma soprattuto IKEA ha fatto con noi come gli americani hanno fatto con la DEMOCRAZIA in Medio Oriente. Ce l'hanno imposta. E noi italiani, in fondo, con IKEA, abbiamo un incasinatissimo rapporto di amore/odio. Questo fenomeno ormai si manifesta nella maggior parte delle case degli italiani dove IMPERA in sala da pranzo un tragico mobile di FINTA arte povera della bisnonna (finta anch'essa) ed accanto si fa spazio un modesto mobiluccio IKEA al "profumo di pino". E qui scatta lo scontro a fuoco tra un il gusto dello spettatore e questa terribile accozzaglia i mobilio. "Tenere il mobile che ci ricorda nonna(?!?!?!), che però giunta vanta una pessima organizzazione al suo interno causa la sua produzione ANTE IKEIANA o tenere quel delizioso spicchio di modernità, che, nonostante l'anta storta (causa l'home made montaggio), sa così di LOFT da documentario di SKY?!?" La scelta è ardua. Noi italiani,come non sappiamo liberarci delle nonne, degli scheletri nell'armadio, degli amanti, della chiesa, non sappiamo nemmeno liberarci del vecchio mobilio. Anzi, rettifico. Non sappiamo scegliere obbiettivamene cosa sia giusto realmente per le nostre esigenze. Matrimoni gay? Rendiamo illecito l'aborto? I ROM sono essere umani? E' giusto fare la multa durante lo spazzamento delle strade?
Io intanto mi tengo 3 LACK, sopra un tappeto persiano, davanti ad un mobile rococò e ad un comodo divano....
Perchè anche io, come i bimbi svedesi, passo i freddi inverni cantando canzoncine nella mia COMODA casa.

"Per fare un tavolo ci vuole un LACK,
per fare un LACK ci vuole IKEA,
per fare IKEA ci vuole uno svedese,
per fare uno svedese.."

sabato 28 febbraio 2009

Non c'è un alito di vento, ne una nuvola nel cielo...




Accidenti,
ogni giorno una Barbara si sveglia - cosa che non accade se non dopo le 11.00-, e comincia a correre - questo non è mai successo, e per "mai" intende in nessuna fascia oraria.
Appurato il sua modo di porsi agli aventi della vita, ovvero in tarda mattinata, facciamo pure primo pomeriggio, stamani Barbara s'è svegliata, non ha corso, ma bensì ha lavato con un pezzo di carta igienica le finestre del suo bagno "vista pino(marittimo)". Immagine tutt'altro che idilliaca una ragazza avvolta in del pile rosa, con ai piedi delle intriganti pantofole, anch'esse rosa, che si domanda se c'è ancora un mondo aldilà delle sue finestre polverose e, brandendo un rotolo di carta igienica(?!) combatte, in una lotta all'ultimo strappo, lo sporco depositatosi in mesi di piogge incessanti.
Alla fine Barbara ha la meglio sulle sue finestre. E fuori c'è un non so chè di primaverile....un aria frizzante, un colore un po' diverso che risveglia in lei quell'animo da Leone (oroscopicamente parlando) che, ripeto, non corre, ma che le fa venire tanta voglia di esplorare quella "savana" che poi non è altro che il suo misero e malandato giardino.
Sempre nella canonica veste di pile, senza manco più la carta igienica, ma addirittura a mani nude parte in avan scoperta.
Si guarda attorno con circospezione cercando di scoprire se qualche nuova piccola gemma ha deciso di spuntare nonostante il repulisti fatto prima dell'inverno.
E si compiace del fatto che anche il suo amato/odiato glicine ha dormito tutto l'inverno ma che sta per regalarle una nuova esplosione di fiori e colori.
Trotterellando qua e là, litigando con un gatto maschio che insiste facendo il bullo con le sue gatte ormai poco produttive, si imbatte nel danno dell'anno. L'ennesimo.
Il rubinetto "papi made" per innaffiare perde acqua, e molta.
Ora si immergerà nella ricerca del rubinettone generale dell'acqua.
"Accorgersi di avere qualcosa di rotto il sabato mattina, quando tutti sono chiusi, non ha prezzo!"
La gioia più grande di Barbara è aver avuto la fortuna di star uscendo proprio in queste ore da un tunnel di fazzoletti da naso ed aspirine.
"Poter assaporare profumi di un "entrée" di primavera, non ha prezzo!"

Barbara si domanda chissà perchè proprio oggi, non ieri, non un mese fà.
Perchè non le è più riuscito mettere mano alla testiera e produrre qualcosa di scritto.
In un mese ha istituito un gruppo di ribelli che lottano contro le bandierine che sventolano dalle auto con impresso su il BURLAMACCO, ha cercato di organizzare un'altra vacanza, ha cucinato il ragù che tutti hanno apprezzato, si è offesa a morte a cause di amici con il vizio della latitanza, si è data alla vita mondana, ha cambiato pettinatura, ha pianto per un mobiliere, è stata ad un rione (?!?!), ha passato San Valentino indenne, ha venduto il suo primo oggetto su ebay, ha partecipato ad un concorso per andare a fare un viaggio in Danimarca (terra natale delle LEGO, quindi anche un po' mia seconda Patria), ha preso 2 kg, ha perso in autostima, ma lavorerà per riacquisirla, si è ammalata di WII e d'influenza, s'è fatta per amico un cane.

Perchè proprio oggi?

E' la primaveraaaaa!

martedì 27 gennaio 2009

C'est l'amour......



Accidenti, che tema HOT decido di affrontare.

Sarà il periodo particolare che sto vivendo, ovvero, da spettatrice di macabri e raccapriccianti sterminii di storie d'amore.

Non ne soffro, anzi tutt'altro, anche se è un compito arduo sostenere moralmente le proprie amiche in questi momenti difficili.
E spero di riuscire sempre a farle sorridere :-D

Ci sono stati anni in cui io, la maledetta single di sempre talvolta incappata in qualche "uomo" con durata media di frequentazione UN MESE -registrando anche picchi variabili di 1 settimana fino addirittura SEI MESI....AH BEH-, ha sofferto pensando che le mie amiche superfidanzate
tornavano a casa dopo una serata e li avevano il loro amore pronte ad accoglierle con un caldo abbraccio.
Non so perché, ora come ora, la cosa in effetti NON PIU' ALCUN POTERE SU DI ME.
Sono disillusa.
Ma soprattuto, sono fermamente convinta che, posso stare benissimo da sola.
L'unica cosa indispensabile che mi manca è l'abbraccio di un essere di sesso maschile, anche se volendo c'è sempre il mio migliore amico pronto a dispensarmi un caritatevole scambio affettivo.
Insomma alla fine, si sta meglio così.

Perchè in fondo. diciamocelo, stare in coppia è un brutto mestiere, che a volte da a volte prende.

E' un sistema altalenante di dare avere, un po' una tassa, un po' un piacere.
L'ansia di sapere dov'è e cosa sta facendo quando non si è insieme, il sapere se ti pensa, la sofferenza nel sentirlo distante, il bello di fare le cose insieme, l'incubo di dover fare per forza qualcosa insieme, il pensare sempre e cmq per due. Sentirsi dire le cose più banali e scontate e pensare che sono le cose più belle mai sentite.
Accidenti è come quando un genitore vive il periodo del figlio 15enne che comincia a prendersi le prime libertà : l'ansia perenne.

La cosa buffa, è che questi sono i momenti migliori!
Quindi meglio non pensare a quali sono i momenti peggiori!

Nella vita si affrontano momenti brutti che per lo più sono così gravi che non puoi fare affidamento su nessun'altro se non su te stesso/a.
Problemi che, nonostante l'amore indiscusso del partner, anzichè unire, dividono.
Purtroppo sono cose che succedono, tutti i giorni.
A cui nessuno può sottrarsi.
Che tracciano in modo netto una linea invisibile tra le persone.
A volte bisogna trovare il coraggio di fingere che niente sia accaduto, e tirare avanti la baracca, ma a volte proprio non si può fare a meno di fare fuori il mondo per affermare la propria autonomia e superiorità e riassegnarsi un ruolo nel mondo.
Sentirsi unico, forte e indipendente, riaprire le ali e spiccare il volo.
Sicuramente, stavolta, puntando alla vetta :-D
Insomma bisogna rimmettersi in gioco, e questo non dev'essere un "lavoro", dev'essere una gioia nel riscoprirsi rinnovato e pronto per altre mille avventure.

La vita non finisce con un amore perduto.
Non so se dopo un "vero amore" possa essercene un'altro.
Secondo me l'importante è avere fiducia negli altri, nelle cose che possono offrire e che uno ha da dare - Marx "domanda e offerta" MEMENTO -.

Tenere il cuore sempre pronto a mettersi a rischio, perchè a volte è inevitabile non pensare che se si sta soffrendo tanto, vuol dire che prima si era davvero felici.

La vita e un onda, a volte stai sulla cresta e volte arrivi a sbattere la faccia a fondo nella sabbia, a volte pure sui sassi :-D.

Quindi a tutti coloro che hanno sofferto o soffrono per qualsiasi motivo, non lasciate che il vostro cuore si indurisca, piangete forte, strappatevi i capelli, soffocate i vostri dolori affondando la testa nel cuscino, ma poi uscite e siate pronti a ricevere tutto ciò che il mondo o semplicemente un amico ha da offrirvi.


P.S.
Ciò non toglie che continuo ad essere dell'avviso che io un figlio lo farò in provetta e lo farò allevare dalle mie amiche e dai miei amici. Sarebbe un bambino/a decisamente molto fortunato :-D.
Però via, anch'io un cuore ce l'ho, e non è detto che alla mia futura grande famiglia allargata non ne possa far parte anche un canonico "padre", che magari amerò anche. Insomma.
Non è detta l'ultima parola, MAI nella vita.

lunedì 19 gennaio 2009

Singhiozzo notturno



Perchè i fim belli li fanno vedere così tardi?

Un mistero "misterioso" a cui non trovo una risposta...se non che le persone dotate di una certa sensibilità soffrano di insonna, o semplicemente, non debbano svegliarsi presto la mattina.

Non so se posso attribuirmi alla prima categoria, ma alla seconda sicuramente sì.
La leggenda del pianista sull'oceano.
Ed ho voglia di farmi "torturare" il cuore dalla musica.

YeSSir...