sabato 3 aprile 2010



Che forse mi sia ritornata l'ispirazione?

Che forse il grigio Londra contribuisca positivamente alla mia terapia cromatica? Che forse non ho un accidenti di meglio da fare che mettere giù 3 righe?
La risposta è una sola....

ECCHENESO?!?!

Fatto stà che per una seria di banali e stupide confluenze astrali, climatiche, ormonali, o forse solo a causa di una pausa tra uno shift e l'altro o, come torno a ripetere, perchè non ho un proprio un accidenti di meglio da fare che scrivere qualche riga.
Perchè la malsana idea di fare la "brutta", che già ai tempi delle scuole mi guardavo bene dal fare, su il programma
NOTEPAD... questo resta un mistero... Orbene, visto che ci siamo, perchè non fare un breve resoconto degli avvenimenti in corso?
Purchè mi renda perfettamente conto che probabilmente nessuno possa essere interessato alle CRONACHE DI BARBARA sinceramente non posso astenermi dal narrarVi gli ultimi accadimenti.
Alla fine sono sempre io ed un Notebook sulle cosce, la cornice però è decisamente cambiata:

da un comodo salotto con tanto di tappeto, un LACK, scatolone fabbricone alla mano in quel di Viareggio...

Sono su un letto, coperto da un morbido nonchè estremamente infiammabile copriletto in pile rosa, davanti a me una finestra che si apre su un suggestivo panorama che ha per soggetto il Royal London Hospital.
Insomma, non sono più esattamente a Viareggio...ma evidentemente sono proprio a Londra.

Guardo già febbrilmente l'orologio, manca gia un quarto alle 6....ciò significa solo una cosa, che tra meno di
un'ora devo essere ready to go perchè il mio 2° shift mi attende. Quindi cercherò di essere rapida.
Mai detta menzogna più grande.
La rapidità non è una delle mie virtù.
Perchè...ne ho una?
Tralasciando questi stream of consciousness... la schizofrenia si fa sempre più latente, torno alle mie vicende.

Insomma per farla breve:
quando uno se la mena da una anno che "DEVE ANDARE A LONDRA" cosa succede?
Che può andare o
non andare.
Bene, io o deciso di andare, e togliermi questo enorme dente del giudizio.

Così eccomi qui, lavoro nuovo, amici nuovi freschi freschi, appena colti, posti nuovi, cibi nuovi, birre buone,
forse pure troppo, sigarette care, anche quelle pure troppo... Senza "forse".
Pioggia, vento, ma quando il sole ha la meglio sulle nuvole, è un piacere mai assaporato.
Mi sento un po' come una pianta che avvertendo i primi caldi osa metter fuori qualche gemma, che però regolarmente dopo gela.
Poco male.

Perchè è anche vero che vale la pena tentare...

Tra un raffreddore è un principio di tonsillite - l'autodiagnosi è di casa - tra una birra e una Jack&Coke,
brindo a Voi che avete scelto di non scegliere.

A Voi, che come me, spesso avete dovuto rinunciare ad un piccolo sogno, che avete dovuto mettere da parte
la propria vita e i propri desideri.

Ed alzo il calice ancora:
al coraggio, alla sorte e alla Vita.

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YeSSir...