Non bisogna smettere di credere, soprattutto non bisogna mai smettere di credere nelle persone.
Io da "buona" misantropa su questo capitolo avevo messo una enorme FINE... Una fine paragonabile a quando compare il "The end" alla termine di Titanic, quando tutti tirano un profondo ed interminabile respiro di sollievo alla consapevolezza di essere sopravvissuti ad una menata di quella portata.
O come quando una bambina di 12 anni viene trascinata inconsapevolmente dalla madre alla visione di Hamlet in versione integrale, alle 20.30, sedotta dalla sola e squallida promessa della madre di mangiare la pizza da Rizzieri (n.d.r).
Non manco di aggiungere che la suddetta vittima era anche in balia di un Tamagochi tarocco, e che la bimba aveva impostato con l'orario p.m a.m invertito...in poche il Tamagochi si svegliava alle 8 di sera e necessitava delle sue attenzioni in piena notte.
Aveva anche lo schermo senza retrolluminazione, così che la fanciulla dovesse approfittare delle scene all'aperto di giorno per accudire al cucciolo ( in questo caso un Dinosauro chiamato Dinkie Dino ).
A mezzanotte inoltrata, al termine dello spettacolo, non era più la stessa. Insomma, eccomi qui, misantrona ed ignorante come una ciabatta...pure.
Ma lascio perdere le mie solite digressioni, arrivo al dunque.
!!!Ho visto la luce!!!
!!!Ho ritrovato la fede!!!
Non è stato molto, è stato un piccolo gesto a far credere, a quella dodicenne babysitter di un dinosauro, che al mondo ci sono ancora persone gentili e sicuramente più interessanti di un cucciolo virtuale.
Detto ciò, mi appresto a narrarvi la vicenda.
Venerdì, ore 8.30.
Barbara "trafuga" il motorino della Ale e si scapicolla a lavoro, decide di fare l'estratto conto della banca, lo fa, inforca il motorino e si accorge che, nel raggio di 150 metri ha perso il portafogli.
A prescindere dal valore nominale del portafoglio, per me è stata l'ennesima batosta.
In un delle mie bozze scrissi :
"Quindi mia madre avrebbe lasciato il mio diploma in balia delle fiamme. Almeno mi resta ancora la carta d'indentià e la tessera sanitaria"
Mi sono resa conto che su questa terra nessuno avrebbe potuto sapere chi ero, senza i miei documenti, perchè non ci sono più i miei genitori.
Considerazione apparentemente macabra, patetica, folle, psicotica, se però affrontiamo la cosa per paradossi, in effetti, la mia considerazione, non è da dare così poi per scontato.
Da lì l'ennesimo inizio di una mezza giornata di crisi, scandita la lunghi momenti di prassi burocratica.
Incompatibilità con gli orari di uffici, l'indisponibilità di coloro che vi lavorano.
Il caldo mix dell'estate!
Provalo anche tu.
Insomma, arrivata al punto di dire BASTA, dico BASTA (ahaha...non fa ridere). Entro nello stato di trans post adrenalico e trascorro il weekend. In pratica a vista mi si sarebbe potuta definire "in botta".
Sabato sera torno a casa, decido di accendere il computer per dare un checkuppata ai miei animaletti e ristoranti vari ( nota psicosi detta del "Tamagochi" : forte dipendenza dal "vivi la vita degli altri" meglio conosciuta come "Sindrome di Sims" ) e noto delle richieste di amicizia.
Sbottando con il mio amico, già ben certa del tipo di amicizie che avrebbero potuto proporsi, corro già per eliminare.
Quando un messaggio mi fa cadere giù dalla sedia ed entrare in un altra crisi adrenalinica .
Sabato ore 21.00 ca.
Hanno ritrovato il mio portafogli!!!!! Incredibile! Ed io che temevo che non mi avrebbero trovato sull'elenco... Mai duditare della tecnologia e della mente umana. Sopratutto della seconda, se usata nel modo giusto.
Insomma, mi metto in contatto con un uomo decisamente cordiale, gentile e disponibile che si sarebbe offerto di riconsegnarmelo la sera stessa, nonostante fosse a cena.
E qui cosa dire? Nel mio cuore era la standing ovation.
Mi sono rifiutata di disturbare oltre e ci siamo aggiornata a lunedì.
Non sapevo cosa fare, meritavano qualcosa questi angeli! Così, alla bene e meglio, lunedì mattina brandisco una bottiglia di spumante, me la carico in sacoccia, e la porto alla corte dei miei gentili salvatori.
Emozionata come il primo giorno di scuola, come per le soprese sotto l'albero o per le uova di Pasqu.... No calma, retifico, le uova di Pasqua sono sempre un pacco bestiale. ASSASSINI DI SOGNI!!!!
Ad accogliermi due facce sorridenti, mi sono sentita a mio agio. Mi presento, non chiedo niente, nonostante la situazione fosse delle più tranquille io non riesco a fare altro che ripetere un po' convulsamente GRAZIE e pesco nella testa parole a caso sperando di non dire troppe fesserie.
Esco pimpante, la felicità mi catapulta del mio stato di infantilità senile.
In questo stato allucinogeno sbrigo qualche faccenda non senza deliziare i miei interlocutori di frizzanti battute degne di un grande cabarettista.
Poi le solite cose, la solita routine, qualche sbalzo ormonale per via del ciclo in arrivo, qualche bruttura delle persone in cui ancora non ho imparato a credere.
Però adesso posso dire anch'io di essere una persona molto fortunata.
Forse per una sciocchezza...ma Grazie.
Il giorno in cui la Barbara si innamorò di Facebook
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