venerdì 6 marzo 2009

Studio aperto... L'antitelegiornale????



Barbara,

dopo essersi data al giardinaggio, essersi confrontata con l'ennesimo individuo che non sa farsi i "casi" suoi ed aver dato anima e corpo alla causa di Super Mario,
incappa in Studio Aperto.
Non si pone il problema di definirlo, sarebbe compito troppo arduo per un misero essere umano, però casualmente sbatte la faccia su reportage di "politica":

il gustoso binomio torte-politici.
Elenca una serie di incidenti capitati a politici dal mondo che si sono imbattuti in qualche individuo che gli ha dimostrato la sua disapprovazione lanciando torte, liquidi colorati ed insulti.
Sottolineando come "simpaticamente" i nostri politici si dilettino invece a lanciarsi torte l'un l'altro in squallide trasmissioni del sabato sera.

Barbara s'infuria.

Pensa che sia motivo di gran vanto sapere che la nostra politica è paragonabile ad un circo di clown.

Qui i nostri politici - colpiti forse da autocritica alla luce del fatto che il cittadino medio italiano non osa dissentire sulla loro penosa situazione politica - preferiscono auto-punirsi in prima serata per dare l'esempio....

Speriamo...

Ma chi visse sperando....

lunedì 2 marzo 2009

Per fare tutto ci vuole..?!?!?



"Per fare un tavolo ci vuole un LACK,
per fare un LACK ci vuole IKEA,
per fare IKEA ci vuole uno svedese,
per fare uno svedese.."

Così cantano i bambini svedesi nei loro freddi, ma comodi inverni. Agli svedesi sì che non manca niente, hanno tutto, hanno IKEA. Anche noi italiani abbiamo IKEA, ma l'abbiamo d'importazione. Ma soprattuto IKEA ha fatto con noi come gli americani hanno fatto con la DEMOCRAZIA in Medio Oriente. Ce l'hanno imposta. E noi italiani, in fondo, con IKEA, abbiamo un incasinatissimo rapporto di amore/odio. Questo fenomeno ormai si manifesta nella maggior parte delle case degli italiani dove IMPERA in sala da pranzo un tragico mobile di FINTA arte povera della bisnonna (finta anch'essa) ed accanto si fa spazio un modesto mobiluccio IKEA al "profumo di pino". E qui scatta lo scontro a fuoco tra un il gusto dello spettatore e questa terribile accozzaglia i mobilio. "Tenere il mobile che ci ricorda nonna(?!?!?!), che però giunta vanta una pessima organizzazione al suo interno causa la sua produzione ANTE IKEIANA o tenere quel delizioso spicchio di modernità, che, nonostante l'anta storta (causa l'home made montaggio), sa così di LOFT da documentario di SKY?!?" La scelta è ardua. Noi italiani,come non sappiamo liberarci delle nonne, degli scheletri nell'armadio, degli amanti, della chiesa, non sappiamo nemmeno liberarci del vecchio mobilio. Anzi, rettifico. Non sappiamo scegliere obbiettivamene cosa sia giusto realmente per le nostre esigenze. Matrimoni gay? Rendiamo illecito l'aborto? I ROM sono essere umani? E' giusto fare la multa durante lo spazzamento delle strade?
Io intanto mi tengo 3 LACK, sopra un tappeto persiano, davanti ad un mobile rococò e ad un comodo divano....
Perchè anche io, come i bimbi svedesi, passo i freddi inverni cantando canzoncine nella mia COMODA casa.

"Per fare un tavolo ci vuole un LACK,
per fare un LACK ci vuole IKEA,
per fare IKEA ci vuole uno svedese,
per fare uno svedese.."

YeSSir...